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Il giovane Titta sentì subito il richiamo dell'arte iniziando l'apprendistato di incisore e di orafo nella bottega di Gaetano Beretta. Dopo aver frequentato la Scuola d'Arte orafa, nel 1915 si iscrisse nelle Scuole di Arti Industriali del Castello Sforzesco di Milano, seguendo i corsi dello scultore Eugenio Pellini (1864-1934); nel1919 entrò finalmente nell'Accademia di Brera, dove ebbe come maestro il pittore Ambrogio Alciati (1878-1929) e lo scultore Ernesto Bazzaro (1859-1937),chemolto influenzò, almeno nel primo periodo, la sua maniera artistica. Nel 1923, terminati gli studi accademici, aprì il suo primo atelier milanese in via SanAndrea dove viveva con le sorelle Lucia e, più tardi, Elisa. Con loro tornava frequentemente in Ticino, a Malvaglia, risiedendo, specialmente nel periodoestivo,nella casa paterna e dedicandosi all'alpinismo sulle montagne ticinesi. Iniziò la sua carriera modellando i monumenti ai caduti della Grande Guerradi Broni (1924) e di Besnate (1925) e molte tombe nel cimitero monumentale di Milano. Frequentando lo studio di Ernesto Bazzaro conobbe, attorno aglianni Trenta, il suo conterraneo Remo Rossi (1909-1982) che gli fu sempre amico aiutandolo in parecchie circostanze. Nel 1930 e nel 1931 vinse due borse distudio federali; nello stesso anno realizzò il suo primo monumento pubblico nel Canto Ticino, il Busto del dottor Pasquale Blotti , collocato nei pressi del municipio di Malvaglia.